Potassio: cos’è, a cosa serve, fabbisogno, valori, alimenti

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Il potassio è un minerale che si assume su base quotidiana attraverso l’alimentazione ed è importantissimo per il corretto funzionamento dell’organismo; esso è coinvolto in numerose funzioni biologiche. Tra tutte, le più importanti sono:

  • pressione sanguigna e battito cardiaco;
  • bilancio idrico;
  • contrazione muscolare e salute delle ossa;
  • trasmissione degli impulsi nervosi.

Gran parte del potassio presente nell’organismo è situato all’interno delle cellule e, quando il livello diventa eccessivo o carente, si possono presentare gravi conseguenze.

Fabbisogno

Il fabbisogno giornaliero di potassio è tra i 2000 e i 4000 mg.

La carenza di potassio, nota anche come ipokaliemia, è una condizione che si presenta con sintomi come stanchezza, debolezza o crampi muscolari, nausea, sonnolenza, palpitazioni e costipazione.

Può essere causata dall’assunzione di farmaci diuretici, oppure di lassativi; in altri casi può presentarsi una carenza a causa di episodi di diarrea o di vomito prolungato, oppure ancora a causa di un disturbo ai reni, di disturbi metabolici o dell'alimentazione.

Quando i valori di potassio sono molto bassi, è possibile avvertire alterazioni del ritmo cardiaco, specialmente se già si soffre di patologie cardiovascolari.

Solitamente, insieme alla carenza di potassio, può presentarsi anche una carenza di magnesio.

Dove si trova

Conoscere quali sono gli alimenti che contengono le maggiori dosi di potassio (e aumentarne l’assunzione) può dare sicuramente il giusto supporto nel reintegrarlo nella propria dieta e nel riuscire ad ovviare a un’eventuale carenza:

  • tè, caffè, cacao;
  • frutta secca, come datteri, prugne, uvetta;
  • arachidi, olive, pinoli, mandorle;
  • banana, kiwi, avocado, ciliegie;
  • verdure quali barbabietole, pomodori maturi, carciofi, cavoli, finocchi, indivia, lattuga, rucola, spinaci.

Ricordiamo che possono verificarsi anche eccessi di potassio, causato da un malfunzionamento dei reni, e si manifesta con crampi o debolezza muscolare, squilibri di pressione, affaticamento e tachicardia.

In tali casi, oltre a una visita medica, è ovviamente consigliabile ridurre l’assunzione degli alimenti sopraelencati.

Se vuoi approfondire l’argomento oppure chiedere semplici delucidazioni, non esitare a contattarci. Il nostro team di professionisti sarà lieto di risponderti.